Mafie liquide, imprenditoriali, silenti. Mafie nascoste, mutanti, violente. 
Le mafie in Emilia-Romagna e nel Nord Italia sono state chiamate in tanti modi, ma sembra essere ancora difficile definirle e raccontarle. Ci sono migliaia e migliaia di documenti giudiziari, sentenze, ordinanze, motivazioni, relazioni che raccontano in modo tecnico cosa sono le mafie. Ma quali sono i collegamenti? Come sono le mafie oggi?

Lo racconteremo attraverso voci, audio, suoni, rumori e musiche. Voci di chi da anni si occupa di criminalità organizzata, voci di chi è vittima di un sistema mafioso sempre più pervasivo. 

Lo faremo con dei podcast brevi, spot o a puntate, pensati e prodotti da Libera Bologna e Q Code Magazine. Per creare una nuova possibilità di racconto e una nuova possibilità di ascolto. Mentre intorno l’informazione va sempre più veloce, è sempre meno approfondita, mentre la capacità di attenzione si abbassa, vogliamo provare a creare un nuovo spazio di approfondimento, che stia al passo con un cambiamento dell’informazione, senza però perdere la completezza, necessaria per raccontare un tema complesso come quello del radicamento mafioso. 

Sentiti Libera”. Così si chiama il nuovo programma, le cui puntate saranno disponibili sul www.qcodemag.it e sulle principali piattaforme online. 

Siamo giornalisti e giornaliste, studenti e studentesse, lavoratrici e lavoratori che da anni si occupano di mafie in una città, Bologna, che ancora si sente lontana dal fenomeno mafioso. Partiremo dal capoluogo emiliano, dove da poche settimane è iniziato il secondo grado del più grande processo contro le mafie mai svoltosi nel Nord Italia, Aemilia, per collegarci con altri territori in tutta Italia.
Le storie che racconteremo riguardano tutte e tutti noi. 

Sentiti Libera”, dal 21 marzo 2020.