AZZARDO BOLOGNESE

“Quando parliamo – o scriviamo – di gioco d’azzardo parliamo di un mondo ampio, pieno di sfaccettature, di aspetti collegati ma da affrontare in maniera completamente diversa: c’è la dipendenza – il cosiddetto gioco d’azzardo patologico – e quindi le conseguenze che questa ha sulla persona ma anche sulla società, ci sono le infiltrazioni mafiose e criminali nel settore, ci sono i guadagni dello Stato e i costi per curare le dipendenze.”

Il gioco d’azzardo è un business in cui le mafie non solo guadagnano grazie ad operazioni illegali, ma riciclano anche denaro ottenuto illecitamente: denaro sporco proveniente da altre attività. Falsificazioni, manomissioni, clonazioni e interruzioni sono i meccanismi attraverso cui i gruppi criminali riescono a generare incassi in nero ed evasione fiscale, a scapito dello Stato o di chi gioca d’azzardo.

Neanche l’Emilia-Romagna è esente da questo fenomeno. Che sia una regione in cui le mafie, in particolare la ‘ndrangheta, si sono radicate è un fatto incontrovertibile già da anni, in particolare dal gennaio del 2015 quando partì l’operazione Aemilia. Ma che associazioni criminali si occupassero in regione di gioco d’azzardo era giàstato portato alla luce ancora prima: nel 2013, con il processo Black Monkey, un processo celebrato a Bologna contro Nicola Femia.

Tramite una serie di interviste, Libera Bologna ha indagato del gioco d’azzardo patologico in città, cercando di restituire la complessità del fenomeno nel dossier Azzardo bolognese. Il gioco d’azzardo tra salute e dipendenze, tra mafie e criminalità.
Il punto di vista delle amministrazioni pubbliche, con il contributo di Giulia Migneco – Responsabile Comunicazione Avviso Pubblico. Enti locali e regioni contro mafie e corruzione. L’aspetto patologico del gioco, grazie alle dottoresse Chiara Persichella e Teresa Testigrosso dell’Azienda Usl di Bologna. La testimonianza di chi ha toccato il fenomeno con mano, con le parole di un ex giocatore anonimo.

Il dossier è stato realizzato nell’ambito del progetto LIBERI DA UN GIOCO, un percorso promosso da Auser Bologna e Libera Bologna per sensibilizzare e informare gli over 65 sul problema complesso del gioco d’azzardo.
Il percorso è nato nell’ambito della co progettazione con il Comune di Bologna – Dipartimento Welfare e Promozione del Benessere di Comunità, in collaborazione con il servizio DGA, inserito nel Programma Integrato Dipendenze Patologiche e APV dell’Azienda USL di Bologna.

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