SETTORE DELLA LOGISTICA: OCCORRE CAMBIARE

Il settore della logistica è un settore complesso. Uno dei più importanti per l’economia italiana, uno dei più difficili da controllare, soprattutto nei grandi poli, tra appalti e subappalti, aree spesso non accessibili, veri e propri “cartelli” di aziende che, insieme, possono rendere più difficile l’emersione di situazioni di sfruttamento, oltre al rischio concreto di infiltrazioni di mafie e criminalità. È così anche a Bologna.

Per anni insieme a Cgil Bologna e alla Filt-Cgil Bologna abbiamo portato avanti lo sportello “InFILTrazioni legali”: uno sportello aperto nel 2015, pochi giorni dopo l’operazione Aemilia, per fornire assistenza ai lavoratori della logistica in Interporto, una delle piattaforme del settore più grandi d’Europa dove lavora una maggioranza di lavoratori e lavoratrici stranieri, che spesso non sono a conoscenza dei propri diritti o accettano le condizioni di sfruttamento perché non hanno altre possibilità. Il ricatto dello sfruttamento – mafioso e non – sta sempre in questo aspetto.

Perché, allora, non sempre si riescono a fare nomi? Perché lavoratori e lavoratrici non si sentono abbastanza tutelati e non denunciano, perché se denunciano sanno che non troveranno più lavoro in nessuna delle aziende vicine a quella per cui lavorano, perché non hanno altre possibilità. Occorre quindi che ci si concentri tutte e tutti sulla modifica di paradigma e sul cambiamento complessivo del modello in essere: tutele e diritti rafforzati, protocolli più stringenti, approfondimento e racconto. Nel nostro piccolo come Libera Bologna ci stiamo provando e, noi per primi, ci rendiamo conto di quanto sia difficile.