VIA SAFFI, BOLOGNA. UN IMPEGNO NECESSARIO

Il 17 giugno scorso è stato arrestato a Bologna Ciro Cuomo: le accuse sono di bancarotta fraudolenta, trasferimento fraudolento di valori, atti persecutori, ricettazione e autoriciclaggio. In via Saffi, a pochi metri da dove ora l'”imprenditore” si trova ai domiciliari, nella sua villa con piscina, ci sono le attività sequestrate: il Bar Gigi, il Ristorante Gigi al Bulgnais, la Rosticceria l’Insolito caffè, la Cremeria enoteca da Gigi, la Trattoria I Mulini, ora gestiti da un amministratore giudiziario.In Via Saffi, a pochi metri dal centro, noi c’eravamo statə diverse volte nei mesi scorsi. Dopo gli incendi di qualche anno fa – ad automobili e non solo – nella zona si continuava a respirare un’aria di omertà e di paura: un clima che si può percepire guardando il video pubblicato pochi giorni dopo l’operazione da Libera Bologna, in cui ci sono anche le voci di negozianti, commercianti e residenti.

Dopo l’operazione e l’arresto di Ciro Cuomo, speravamo fosse arrivato il momento del riscatto. Situazioni come questa – di omertà, paura, illegalità e criminalità – ce ne sono tante a Bologna e più se ne parla più c’è la possibilità che, anche in altre zone, le persone abbiano la forza di parlare e di denunciare situazioni opache, difficili, illegali nel vero senso del termine e mafiose. Quello che però abbiamo visto, tornando più volte in via Saffi nei mesi successivi all’operazione, è che la situazione non sembra cambiata.

Siamo così tornate anche con il sindaco del Comune di Bologna Virginio Merola. E insieme a noi Rita Ghedini e Christian Fossi di Cooperare con Libera Terra e Mirto Bassoli e Alessio Festi di Cgil Bologna ed Emilia-Romagna. Non solo una camminata per raccontare la situazione della via, ma la prosecuzione di un percorso di impegno, per fare in modo che ci sia un netto cambiamento nella gestione dei locali sequestrati e nel clima che si continua a respirare. Un cambiamento che può arrivare solo se si lavora in rete, se si mettono insieme competenze e conoscenze.

La camminata in via Saffi

Come Libera Bologna mesi fa abbiamo preso un impegno: quello di far emergere la situazione di via Saffi e non solo, per dare forza a chi vuole denunciare e raccontare. Continuiamo a farlo, con tutte le attenzioni che servono in una situazione del genere: nelle prossime settimane, dopo aver raccolto voci, racconti, impressioni, usciremo con nuovi materiali. Per fare in modo che l’attenzione non si abbassi più.

L’articolo di Repubblica Bologna