PROCESSI

In Emilia Romagna ci sono le mafie: lo dimostrano anche gli importanti processi che si stanno celebrando nella nostra regione.
Due in particolare riguardano il nostro territorio: Black Monkey e Aemilia. In entrambi i processi Libera si è costituita parte civile.

Costituirsi parte civile è una azione di civiltà fondamentale per riprendere la dignità violata da tanti, troppi anni, di inerzia, opportunismi, collusioni e connivenze consumati sulla pelle dei cittadini. È importante guardare in faccia e capire le grandi responsabilità di coloro che vengono processati e l’enorme danno che hanno fatto alla società, alla comunità al Paese. E la bellezza di questa esperienza è rappresentata dall’immagine di tanti giovani, studenti, ma anche adulti: sempre sobri, rispettosi, in silenzio, che non intralciano mai il lavoro dei magistrati e degli avvocati. Giovani e adulti che con la loro presenza testimoniano vicinanza concreta ai familiari delle vittime innocenti delle mafie. Li accompagnano durante il processo. Non li lasciano soli.
Un percorso corresponsabile che si vede e si sente.
Uno straordinario esercizio di democrazia partecipata.

PROCESSO BLACK MONKEY
E’ il primo importante processo di ‘ndrangheta nella nostra regione. Si è celebrato nel Tribunale di Bologna dal novembre del 2013.
Il primo grado del rito ordinario si è concluso il 22 febbraio 2017: per la prima volta il Tribunale di Bologna ha riconosciuto l’associazione mafiosa.
Il processo vede alla sbarra il clan ‘ndranghetistico con a capo Nicola Femia detto ‘Rocco’ che ha creato un vero e proprio impero del gioco d’azzardo non solo in Emilia Romagna – a partire da Conselice, in provincia di Ravenna, dove la famiglia si è trasferita nel 2002 da Marina di Gioiosa Ionica – ma anche in Veneto, Campania, Puglia, Calabria, Inghilterra e Romania.

Per maggiori informazioni:
Processo Black Monkey verso la sentenza.
Processo Black Monkey: sentenza storica.

PROCESSO AEMILIA
E’ stato definito il maxiprocesso alla ‘ndrangheta emiliana: 239 imputati di cui 147 rinviati a giudizio.
Le udienze preliminari si sono svolte nel Padiglione 19 della Fiera di Bologna, dove è stata costruita appositamente un’aula che potesse contenere dei numeri così alti.
Il rito ordinario si sta invece celebrando nell’aula bunker del Tribunale di Reggio Emilia, anch’essa costruita appositamente nel cortile del Tribunale penale.

Le udienze sono aperte al pubblico: per partecipare scrivi a emiliaromagna@libera.it.
Su svegliatiaemilia.wordpress.com la rassegna completa e tutte le informazioni sul processo.