Beni confiscati, tra passato e futuro

Lunedì 9 luglio prende il via il primo campo di E!state Liberi organizzato da Libera Bologna rivolto a ragazze e ragazzi dai 18 anni in su provenienti da tutta Italia.
Il campo non si svolgerà su un bene confiscato, ma avrà come tema centrale i beni confiscati e l’informazione. A Bologna e provincia, infatti, sono tanti i beni confiscati alle mafie, anche in pieno centro: Galleria Falcone e Borsellino, via Boccaccio, via Galliera, via Matteotti, via Poe. Eppure, nonostante questi importanti segni della presenza mafiosa nel capoluogo emiliano, non c’è da parte della cittadinanza una consapevolezza reale della situazione della città e, inoltre, il riutilizzo sociale di questi beni per molti aspetti non sta funzionando.

I 16 partecipanti al campo studieranno carte e documenti, visiteranno i beni, faranno interviste e incontri di formazione, per approfondire la situazione di Bologna e capire i meccanismi che portano ad un riutilizzo virtuoso dei beni confiscati, ancora difficile nel capoluogo emiliano: su 11 beni confiscati – di cui 7 appartamenti e 4 garage -, solo 2 sono riutilizzati.

Il lavoro delle ragazze e dei ragazzi verrà presentato sabato 14 luglio alle ore 20 proprio in un bene confiscato: Villa Celestina, confiscata a Giovanni Costa, appena assegnata al Comune di Bologna e simbolo delle difficoltà del riutilizzo a fini sociali.
Alla serata interverranno, oltre ai partecipanti:
Fiore Zaniboni – Referente di Libera Bologna
Stefania Pellegrini – Direttrice del Master in gestione e riutilizzo di beni e aziende confiscati alle mafie.
Susanna Zaccaria e Matteo Lepore – Assessori del Comune di Bologna.

 

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